Rilevatori Esterni

Capita spesso di dover proteggere aree esterne della casa, del proprio negozio, di un ufficio o di un magazzino. Servono dei sensori adatti per lo scopo. Ricordiamo che sensori sono quei componenti di un antifurto che permettono di rilevare il movimento di una persona ed inviare un segnale di allarme alla centralina.

I Rilevatori che vengono usati esternamente hanno un accorgimento in più, sono identici a quelli interni, ma devono essere protetti dalle intemperie. Neve, pioggia, vento e altri agenti atmosferici che possono inficiare il loro giusto funzionamento devono essere tenuti a bada. Un sensore esterno ha infatti una protezione, indicata con un IP seguito da una coppia di numeri. Basta vedere quello che prevede la classificazione internazionale per capire a cosa può essere resistente. AD esempio IPX6 è protetto da ondate, IPX7 da immersione temporanea di acqua.

sensore esterno

I sensori esterni possono comunicare con la centralina attraverso cavo oppure in maniera wireless. In quest’ultimo caso devono essere alimentati con delle batterie ricaricabili che bisogna, a cadenza periodica, controllare per verificare la carica.

Se sono cablati con filo alla centrale, l’alimentazione arriva proprio da qui, dal cavo. Ovviamente un sensore wireless, collegato alla centralina di casa, ha il vantaggio di poter essere installato anche luoghi difficilmente raggiungibile dei cavi, impervi.

Altri sensori che possono essere installati esternamente sono le barriere perimetrali. Si tratta di rilevatori montati a coppia, uno di fronte all’altro, a distanza di diversi metri. In questo caso creano un filo invisibile che se è valicato fa scattare l’ antifurto. In questo caso l’allarme viene inviato soltanto quando il flusso viene interrotto al passaggio di una persona o di una macchina. Sono tarati per non scattare al passaggio di animali come cani e gatti, e anche di uccellini, visto che all’ esterno se ne trovano spesso.

rilevatore esterno

La scelta del giusto sensore esterno deve essere fatta tenendo conto delle caratteristiche del luogo da proteggere e dall’ ambiente circostante. Ricordiamo che quelli PIR, possono essere disturbati da fonti di calore, da fari e sole diretto, quelli a microonde possono soffrire la presenza di ripetitori radio o di telefonia mobile. La valutazione va fatta da professionisti o attraverso prove. E’ bene infatti che all’ inizio, in fase di taratura dei sensori, gli stessi non siano collegati alla centrale che fa scattare la sirena. E’ bene testarli per qualche giorno.

Il malfunzionamento di un sensore che genera falsi allarmi molte volte è dovuto anche a particolari condizioni meteo, a maggior ragione per quelli esposti all’ aperto. Neve, grandine e vento sono nemici. Se un rilevatore esterno dovesse generare un allarme in contemporanea ad una forte grandinata, il sospetto che si tratti di falso allarme c’è.