Sensori Volumetrici Antifurto

I sensori volumetrici che vengono utilizzati in un impianto di antifurto per la casa, wireless o cablato, si presentano come delle scatoline bianche con una finestrella in plastica opaca. Possono essere installati a muro o appoggiati su tavoli o mensole. Il loro compito è semplice, ma allo stesso tempo fondamentale per garantire una buona sicurezza dell’ambiente controllato. Rilevano il movimento di un intruso ed invianoe un segnale di allarme alla centralina che gestirà una chiamata oppure un messaggio mandato a smartphone o telefono cellulare. Ci sono :

Nel prosieguo dell’articolo cercheremo di capirne il funzionamento,  le caratteristiche, peculiarità, dando consigli per evitare falsi allarmi.

rilevatore volumetrico antifurto

Il funzionamento di un sensore volumetrico di antifurto

Sul mercato ci sono fondamentalmente tre tipi di sensori:

  • Sensori a raggi infrarossi PIR, passive infra Red
  • Sensori a microonde
  • Sensori a doppia tecnologia o tripla tecnologia

Sensori volumetrico PIR

Utilizzano un rilevatore a raggi infrarossi per rilevare a distanza la temperatura corporea di una persona, distinguendola da quella di un animale (se abbiamo in casa gatti o cani che camminano) o comunque di un oggetto che si può muovere all’interno della casa, ad esempio un pallone o un foglio che vola se si tratta di rilevatore piazzato all’esterno.

Sono molto efficaci è relativamente economici. Il principio base è che ogni corpo umano emette calore, o comunque possiede una temperatura corporea compresa in un certo intervallo. Questi rilevatori volumetrici partono da uno stato di quiete, e si accorgono della differenza di temperatura quando in stanza entra un corpo, Ovviamente l’intruso deve passare davanti al loro raggio di azione che ha una apertura di circa 120-150 gradi.

Come detto sono molto economici, ma sono soggetti a disturbi dovuti a repentini cambiamenti di calore. Quindi se all’interno della stanza ci sono delle fonti di calore di disturbo come forni, condizionatori d’aria, grandi ventilatori , potremmo avere dei problemi di rilevazione.

Sensori a microonde

Per rilevare la presenza di un intruso utilizzano le microonde. Il sensore parte rilevando lo stato di quiete della stanza impiegando una certa energia per saturarla. Quando entra un individuo all’interno dell’area controllata questa energia cambia, ovvero il sensore per saturare la stanza impiega un’energia differente. Questa differenza fa scattare un segnale di allarme. Sensibili ai disturbi radio di ripetitori di cellulari e televisivi.

rilevatore volumetrico allarme
Sensori a doppia o tripla tecnologia

Utilizzano in congiunta sia gli infrarossi che le microonde per controllare la presenza di un intruso. Soltanto se si verificano i due controlli scatta l’antifurto. Possono essere utilizzati in quegli ambienti in cui ci sono dei disturbi elettromagnetici che influenzano il lavoro di un sensore a microonde o in ambienti in cui il calore disturba il lavoro dei rilevatori a raggi infrarossi.

I prezzi

I prezzi dei sensori sono molto bassi, soprattutto se ci riferiamo alla spesa complessiva che dobbiamo sostenere per un buon impianto di antifurto. Un sensore PIR costa dai 20 ai 100 euro, dipende dalla qualità o se deve essere installato all’aperto, quindi con protezioni IPX maggiori, o al chiuso. I rilevatori a microonde costano un pochino di più, quelli a doppia tecnologia superano in molti casi i 100 euro. Nei casi estremi non potremmo spendere comunque più di 100 € 150.

Altri utilizzi dei rilevatori volumetrici

i sensori possono essere utilizzati nel campo dell’ illuminotecnica, ad esempio per accendere o spegnere un lampione al passaggio di una persone, oppure per aprire o chiudere una porta scorrevole automatizzata.

Per far partire l’acqua nei rubinetti automatizzati e per l’apertura o chiusura di un tornello, ad esempio quelli della metropolitana.